“La storia non è finita: la montagna non ha perso la guerra contro la pianura. In un mondo diviso con poli esasperati, tra chi , per esempio guarda solo il futuro e chi ha nostalgia del passato, tra chi professa il diritto come svincolo da qualsiasi legame e chi invece punta sulle relazioni in questa edizione del Fol in Fest la montagna guarda al presente e tende la mano alla pianura. Due eventi si sono svolti nei mesi precedenti: Oddifreddi e poi Giletti hanno sostenuto la narrazione.
Uscendo dal coro delle lamentele, anche legittime, ma tipico di chi è depresso o troppo vecchio puntiamo sull’attualità: scuola, intelligenza artificiale. Proseguirà il progetto da Università Cattolica, Banca di Piacenza, imprenditori locali, per far nascere idee di giovani che possono sviluppare nuove imprenditorialità.
Nelle bellissime cornici delle nostre montagne, scelte da seconde e terze generazioni di nostri emigranti, da eredi dei propri padri che gli hanno lasciato le colline e l'attitudine al lavoro, e di chi le ha scelte come turista per le vacanze, abbiamo vissuto bei momenti insieme con episodi artistici di alta qualità che ci ricordano, come ha detto ieri Davide Rondoni, che l'uomo è l'unico capace nel creato di fare arte”.
Massimo Polledri - direttore artistico Fol in Fest